Autonomia del danno morale: storica sentenza della Corte di Cassazione

Le trattative tra assicurazioni e danneggiati rischiano di divenire molto complesse, alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione n. 25164 del 10 novembre scorso. Il provvedimento in esame, altro non fa che scomporre il danno alla persona per la lesione del bene salute (c.d. biologico) e lo fa andando a toccare il nocciolo…

Danno morale e personalizzazione del danno secondo le Tabelle di Milano

Con una recentissima pronuncia, la Cassazione riconosce la sofferenza patita dalle vittime, ma nei limiti del danno non patrimoniale. Negate quindi le aggiunte ulteriori a titolo di personalizzazione e comunque, secondo i Supremi Giudici, serve sempre la prova dell’ulteriore danno che legittima tale personalizzazione. Il 10 novembre scorso, la Cassazione ha precisato i criteri da…

Due nessi di causa per la responsabilità sanitaria?

Secondo una recente pronuncia della Suprema Corte, nelle cause afferenti la materia della responsabilità professionale medica, occorre tenere distinti due ‘cicli cusali’. Vediamo quindi di fare chiarezza sul punto. L’ordinanza numero 25288/2020 della Corte di cassazione, opera una distinzione netta con riferimento alla causalità nella responsabilità medica. Secondo i Giudici, infatti, vi è un ciclo…

La diversità della responsabilità medica: contrattuale ed extracontrattuale

La Legge n. 24/2017 (c.d Legge Gelli), la quale, in tema di responsabilità medica, rimanda sia ad una responsabilità contrattuale e sia ad una extra – contrattuale. Il Tribunale di Crotone, con la sentenza in commento (n. 577 del 2020), è intervenuto per rimarcare distinzioni e confini delle due responsabilità. I fatti  Il coniuge di…

Emotrasfusioni infette e responsabilità medica

Attraverso questa sentenza, i Giudici della Cassazione accordano il risarcimento ai congiunti se l’epatite da trasfusione di sangue infetto è concausa della morte perché ha creato problemi alla coagulazione. La fattispecie Un padre e un figlio convengono in giudizio il Ministero della Salute per ottenere i danni subiti in conseguenza della morte della moglie e…

La sentenza di secondo grado è nulla se il Giudice d’Appello non prende posizione sulle critiche alla CTU

Con tale pronuncia, i Giudici della Corte di cassazione, affermano che i limiti di sindacato propri del giudizio di cassazione non devono applicarsi al giudizio di appello La fattispecie Entrambi i giudici di merito avevano rigettato la domanda volta ad accertare la condotta dannosa addebitabile a due dottori e fonte di responsabilità sanitaria a carico…

Le tabelle di Milano possono essere disapplicate dal Giudice solamente se ne viene data adeguata motivazione

I criteri di valutazione equitativa devono essere idonei a consentire una valutazione che sia equa, adeguata e proporzionata tenuto conto di tutte le circostanze concrete del caso specifico mediante la personalizzazione del danno. In tale senso, le tabelle del Tribunale di Milano si sostanziano in regole di equità, con la finalità di circoscrivere la discrezionalità…

Responsabile il dentista che sottopone il paziente a cure non solo inutili, ma che abbiano aggravato le condizioni di salute

Con la sentenza in commento, la corte di Cassazione ribadisce ancora una volta l’orientamento sul riparto dell’onere probatorio in tema di responsabilità contrattuale (o da contatto sociale) del sanitario. La fattispecie Una paziente di un centro odontoiatrico aveva agito nei confronti dello stesso nonché del direttore sanitario, che peraltro era anche stato colui che materialmente…

Il danno non patrimoniale ed il danno patrimoniale da lucro cessante in caso di responsabilità sanitaria

Attraverso la sentenza in esame, vediamo come la posizione giurisprudenziale più recente che la Corte di Cassazione assume nella liquidazione del danno patrimoniale da lucro cessante ed, al contempo, nella liquidazione del danno non patrimoniale subiti dagli eredi di una vittima di malasanità. La fattispecie La sentenza della Corte di Cassazione in commento (cioè la…

Tabelle milanesi per il risarcimento del danno: no all’applicazione stereotipata

Secondo quanto affermato recentemente dai giudici della Corte di Cassazione, il giudice, nella liquidazione equitativa prevista dalle tabelle milanesi, può (e deve) superare i limiti degli ordinari parametri ivi previsti quando la specifica situazione di danno è caratterizzata dalla presenza di circostanze di cui il parametro tabellare non può aver già tenuto conto. La fattispecie…