La Corte di Cassazione ha precisato che il paziente non avrà più l’onere di dimostrare la qualità della condotta del sanitario, al fine dell’accertamento della colpa: con la sentenza del 09/11/2017, n. 26517, è stato stabilito infatti che lo stabilire se il sanitario abbia posto in essere una condotta diligente o negligente, significa accertare anche se determinati sintomi presentati da un soggetto, in un determinato momento, sono stati o meno interpretati dal sanitario stesso.
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