Come è noto, in questi ultimi anni i casi di malasanità sono aumentati in modo esponenziale. Per averne conferma è sufficiente guardare la cronaca settimanale. Questo perché, anche grazie ai media, vi è una maggiore consapevolezza, da parte dei pazienti, dei loro diritti.

Di conseguenza sono aumentate anche le richieste risarcitorie che, tramite la nostra assistenza legale, in alcuni casi si sono concluse con risarcimenti danni davvero molto importanti (anche oltre un milione di euro).

Occorre però anche ricordare che, per fortuna, la malasanità non è la regola e che statisticamente gli errori medici, nel tempo, sono diminuiti grazie al continuo perfezionamento delle procedure.

E’ per questa ragione che la regola aurea del nostro studio è quella dei “tre no” ossia accettiamo e portiamo avanti solamente casi di effettiva e riconosciuta responsabilità medica (malasanità).

Se dal primo esame preliminare accertiamo che non sussiste alcuna responsabilità medica, informiamo il cliente ed archiviamo il caso di “malasanità” senza addebito di spese legali o di consulenze mediche.

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Avv. Francesco Cecconi
[email protected]
+39 055 5520283

Compensi per casi malasanità

A garanzia della nostra professionalità il compenso dello studio, su richiesta del cliente e previa valutazione della complessità della vicenda, potrà esser legato all’effettivo risultato conseguito, in tal modo il danneggiato eviterà di esporsi a voci di spesa considerevoli (ad esempio per iniziali pareri legali di fattibilità o per i costi dell’intera attività giudiziaria di primo o secondo grado).

In caso di mancato risarcimento NON verrà richiesto alcun compenso per l’attività svolta.

Il nostro team di esperti accetta incarichi da tutta Italia. Nel caso non riusciste a raggiungerci verremo noi da voi.

Le ultime notizie sulla malasanità

In caso di responsabilità sanitaria è possibile agire in giudizio direttamente contro l’assicurazione della struttura o del medico.

Il Tribunale di Milano con una recente ordinanza ha confermato l’operatività dell’azione diretta del danneggiato in materia di responsabilità sanitaria prevista dall’articolo 12 della legge 24/2017, attuato dal decreto ministeriale n. 232 del 15 dicembre 2023 e operativo dal marzo 2024. La decisione chiarisce l’operatività dell’azione diretta contro la compagnia assicurativa quale presupposto processuale per…

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Approvato il regolamento che dà il via libera alla Tabella Unica Nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale da macrolesione

Lo scorso 16 gennaio il Consiglio dei Ministri ha approvato il DPR recante la tabella unica nazionale per la determinazione del danno non patrimoniale derivante da macrolesione. Con riferimento al risarcimento del danno non patrimoniale conseguente all’errata attività dell’esercente la professione sanitaria e della struttura sanitaria pubblica o privata, il decreto prevede l’adozione di una…

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Corte di Cassazione sent. n. 2776 del 30.01.2024 “Le cause naturali non rilevano nella determinazione della causalità materiale, sono utili ai soli fini della determinazione del quantum: la Corte di Cassazione conferma il suo precedente principio di diritto”

Con la pronuncia in oggetto (Cass. 2776.2024) la Corte di Cassazione si interessa nuovamente del delicato caso in cui il decesso di un paziente sia dovuto in parte ad una causa umana ed in parte ad una naturale, ribadendo il principio secondo il quale, qualora ci si trovi davanti ad un evento dannoso causato da…

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Danno da emotrasfusioni : il termine prescrizionale decorre dal momento in cui si è in grado di percepire il nesso tra la condotta errata ed il danno

Secondo la Cassazione (vedi commento alla sentenza n. 16468 del  09/06/2023;Cassazione-16468-2023), in tema di danno da emotrasfusioni il termine quinquennale di prescrizione inizia a decorrere dal momento in cui il soggetto è in grado di percepire il collegamento causale tra condotta errata del medico e danno patito. È, dunque, necessario che il soggetto sia messo…

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