La S.I.A.E. ha finalmente fatto il primo (decisivo) passo verso la creazione di un’infrastruttura nazionale in grado di proteggere i propri iscritti anche digitalmente, attraverso una collaborazione con Algorand.
Gli NFT (letteralmente “non fungible token”, ossia una sorta di “certificazione” digitale) verranno utilizzati per rappresentare i “diritti d’autore” a livello digitale e ne garantiranno l’autenticità e la paternità: in altre parole, il creatore realizzerà un’opera, la assocerà agli NFT e la renderà così unica nel suo genere.
Tutte le copie che ne verranno fatte rimarranno tali e sarà possibile, in qualsiasi momento, riconoscere la copia dall’originale grazie al sistema decentralizzato e trasparente alla base degli NFT.
Il percorso intrapreso dal nostro ente pubblico si snoda attraverso vari punti: il primo, appunto, è la creazione degli NFT di sua proprietà.
Il secondo è la “digitalizzazione” degli autori iscritti: solo così sarà possibile certificare con i token la propria opera e renderla unica.
Il terzo è la creazione di una banca dati S.I.A.E. digitale che permetta di raccogliere tutte le creazioni il cui utilizzo è oneroso.
Infine, come quarto punto, la gestione delle riproduzioni (ad es, musicali / artistiche ecc) che potrà avvenire con maggior rapidità, facilità e soprattutto sicurezza sia per l’autore che per il fruitore.
Tanto che, in futuro, sarà possibile che sia direttamente il creatore a controllare la propria posizione, senza l’intervento di intermediari.
L’obiettivo di fondo della collaborazione con Algorand è globalizzare l’utilizzo degli NFT anche negli enti esteri deputati alla tutela dei diritti d’autore per permettere una gestione ed utilizzazione più snella e trasparente dei diritti d’autore a livello internazionale.
Insomma il nostro “intermediario” SIAE sta lavorando per far si che gli autori possano, in un prossimo futuro, controllare i propri diritti senza intermediazioni.