Responsabilità medica: la violazione del consenso informato impedisce al paziente di scegliere consapevolmente

Secondo una recentissima ordinanza della Corte di Cassazione del 21 gennaio 2018, n. 2369 (inedita), grazie ad una corretta informazione il paziente ha la facoltà di scegliere tra le diverse opzioni di trattamento medico; ha la possibilità di acquisire, se del caso, ulteriori pareri di altri sanitari; ha la facoltà di scelta di rivolgersi ad…

Responsabilità medica: Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione intervengono sulla Legge Gelli-Bianco

Le Sezioni Unite sono state chiamate a risolvere il delicato contrasto giurisprudenziale sorto in seno alla IV sezione Penale circa il perimetro applicativo della nuova disciplina e i correlati profili di diritto intertemporale, avuto riguardo soprattutto alle difformità interpretative derivanti dal nuovo articolo 590 sexies del codice penale introdotto dalla riforma, con riferimento alla punibilità…

RESPONSABILITA’ MEDICA: le complicanze derivanti da interventi di routine devono essere imprevedibili ed inevitabili

Secondo al sentenza n. 24074/17 della Corte di Cassazione, nel caso di un intervento di routine, è il professionista che deve dimostrare che le complicanze da esso derivanti non potevano essere da lui previste, non essendo più sufficiente, ai fini della prova liberatoria, definire tali eventi come semplici “complicanze intraoperatorie” che si possono cioè verificare, ma…

Il rispetto delle linee guida non è più sufficiente

Il rispetto delle linee guida da parte del medico è considerato un parametro che il giudice deve valutare ai fini dell’accertamento della responsabilità medica ma, secondo la Cassazione (cfr. sentenza n. 11208/2017), questo non è più sufficiente per escluderla: si deve infatti valutare se, pur avendo osservato le linee guida previste, le circostanze del caso…

Nel caso di responsabilità medica, è il sanitario che ha l’onere di dimostrare di aver tenuto una condotta diligente.

La Corte di Cassazione ha precisato che il  paziente non avrà più l’onere di dimostrare la qualità della condotta del sanitario, al fine dell’accertamento della colpa: con la sentenza del  09/11/2017,  n. 26517, è stato stabilito infatti che lo stabilire se il sanitario abbia posto in essere una condotta diligente o negligente, significa accertare anche…

Finalmente introdotta la nuova legge sul cyberbullismo, la n. 71/2017

La nuova normativa, “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, ha lo scopo di porre finalmente un freno alle dilaganti forme di “pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali” in danno a minorenni, realizzate per via…

Quantificazione e decorrenza dell’assegno di mantenimento nella separazione: rileva l’evoluzione della situazione economica dei coniugi nel corso del giudizio

In punto di decorrenza dell’assegno di mantenimento nella separazione personale la regola generale è quella della domanda (Cass., n. 2960/2017), in quanto un diritto non deve restare pregiudicato dal tempo necessario per farlo valere in giudizio. Tale principio, tuttavia, attiene esclusivamente all’an debeatur e non influisce sulla quantificazione dell’assegno, che può dunque essere liquidato tenendo…

Responsabilità medica: risarcimento danni di un milione di euro alla vedova di un uomo ucciso da una infezione ospedaliera

Un uomo di 40 anni, aveva accusato un infarto e per questo si era rivolto al centro cardiologico all’ospedale privato “Aurelia Hospital” dove gli sono stati impiantati degli stent coronarici. Dopo qualche giorno, a seguito di un aggravamento delle sue condizioni di salute, l’uomo è stato trasferito nel reparto di rianimazione dove è deceduto pochi…

Il risarcimento del danno derivante da un errore medico in ambito di chirurgia estetica non si limita solo a quello fisico ma anche a quello di natura psichica e relazionale

Con l’ordinanza n. 25109/2017 la Corte di Cassazione ha stabilito che, nel caso di un intervento estetico non perfettamente riuscito, nella specie, per le vistose cicatrici rimaste sul corpo di una giovane modella, non va risarcito soltanto il danno derivante dalle tracce somatiche antiestetiche, ma anche quello per la sofferenza psicosomatica subita. Nel caso esaminato…