Una mamma fiorentina, avvertendo le consuete doglie, si è recata al Pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio (Firenze), dove venne accolta dai sanitari di turno, i quali però, nonostante alcuni tracciati evidenziassero una sofferenza fetale, decisero di attendere la nascita tramite parto naturale, invece che procedere con un taglio cesareo di urgenza.
Una decisione si rivelò “fatale” per il nascituro il quale, in assenza di ossigeno, andava in asfissia, con conseguente ipossia celebrale e gravissimo danno neurologico. Il bambino infatti, ha riportato un’invalidità permanente pari all’80%, oltre ad una invalidità civile del 100%.
A seguito di tali eventi, i parenti della vittima, si sono affidati all’avv. Francesco Cecconi che instaurava un procedimento civile contro la ASL, durante il quale è stato accertato che il ritardo dei sanitari nella effettuazione del taglio cesareo ha influito nella misura del 25% nella causazione del grave danno cerebrale: da qui il perfezionamento di un accordo transattivo dal quale è scaturito un risarcimento danni per la famiglia e per il minore di oltre 1.000.000,00 di euro.
Responsabilità medica – qui di seguito l’articolo sul quotidiano la Nazione: Bimbo disabile per colpa dei medici”. Risarcimento record per i genitori