Responsabilità medica – Tentare la manovra pericolosa rende il medico responsabile

Nel caso in cui un medico debba sottoporre il paziente ad un intervento particolarmente rischioso, egli deve, proporzionalmente, procedere con una maggiore prudenza rispetto al normale, al fine di evitare di essere considerato responsabile per gli eventuali danni arrecati al soggetto. La fattispecie Un anestesista, non in situazione di emergenza e in condizioni discrete del…

Responsabilità medica – Se il medico si rifiuta di effettuare test genetici sui feti

  Che cosa succede se il ginecologo, pur sapendo che la futura madre vorrebbe abortire in caso di gravi patologie, si rifiuta di effettuare alcuni test sui feti? È questa la vicenda analizzata dalla sentenza in commento. La fattispecie Una donna, incinta, ha chiesto più e più volte di effettuare test clinici sul nascituro, ma…

Responsabilità medica – La diagnosi tempestiva è un dovere dei sanitari: quando spetta il risarcimento

Attraverso la sentenza in commento, la Cassazione ci indica in quali casi i parenti della vittima possono chiedere ed ottenere un risarcimento nel caso di errata e non tempestiva diagnosi dei sanitari: che cosa succede cioè, quando un medico non diagnostica per tempo una malattia che poi porterà al decesso il paziente? C’è margine per…

Responsabilità medica – Quanto e come conta la depressione a fini risarcitori

Il danno psichico lamentato davanti alla Suprema Corte, da parte dei genitori del danneggiato in seguito ad un sinistro stradale, è troppo generico. Confermata è la decisione di merito secondo la quale il pregiudizio esistenziale causato dalla depressione e dai disturbi psichici non è dimostrato «mediante allegazione delle pregresse abitudini di vita del danneggiato, eventualmente…

Responsabilità medica – Se la vittima muore a poche ore di distanza dal sinistro: chiarimenti sul c.d danno catastrofale

Nel caso in cui la vittima deceda a poche ore di distanza dal sinistro (specificatamente 6 o 7 ore dopo), i parenti di quest’ultima hanno diritto al risarcimento di uno specifico aspetto del danno morale, cioè il danno catastrofale: la sofferenza patita dalla vittima che, in agonia, assiste consapevolezza alla perdita della propria vita è…

Responsabilità medica – La centralità delle Tabelle milanesi nella quantificazione del danno

Le Tabelle milanesi rappresentano il parametro maggiormente usato per liquidare i danni subiti secondo l’equità ed è per questa ragione che il giudice, nel caso in cui voglia adottare tabelle diverse, deve fornire un’adeguata spiegazione che motivi la sua scelta. La fattispecie Una madre decede a seguito di un sinistro stradale, quindi il padre agisce…

Responsabilità medica – Il valore e il ruolo del CTU nelle cause di responsabilità medica

In cause afferenti la responsabilità medica, è imprescindibile il ricorso alla CTU, dal momento che occorrono specifiche competenze mediche e chirurgiche per poter fornire giudizi appropriati in materia, quindi tali conoscenze risultano essere imprescindibili per poter comprendere gli eventi della causa. Questo fatto conferisce alla CTU il ruolo di fonte oggettiva di prova ed è…

Responsabilità medica – Come provare il danno patrimoniale futuro

Nel caso in cui, a seguito di lesioni personali, si abbia anche una lesione della capacità lavorativa (c.d. danno patrimoniale futuro), quale onere della prova sul danneggiato? Come può la vittima del sinistro, provare di aver perduto la propria capacità lavorativa futura e avere così diritto al relativo risarcimento? La fattispecie La vittima di un…

Responsabilità medica – Anche il padre è una vittima nel caso di nascita indesiderata?

Qualora il medico ometta erroneamente di diagnosticare la patologia del feto, tale da impedire alla madre di interrompere volontariamente la gravidanza, il risarcimento del pregiudizio da nascita indesiderata può essere preteso anche dal padre, dal momento che anche quest’ultimo deve essere considerato come uno dei soggetti beneficiari delle norme a tutela del diritto alla procreazione…

Responsabilità medica – Il dolore per la morte di un vicino parente, è presunto o va provato?

L’assenza di convivenza o la distanza rispetto alla vittima del sinistro non esclude di per sé il risarcimento in favore dei prossimi congiunti. L’uccisione di una persona fa presumere di per sé una conseguente sofferenza morale in capo ai genitori, al coniuge, ai figli od ai fratelli della vittima, non rilevando né che la vittima…