14 aprile 2022
Che cosa succede se un dispositivo medico o un suo frammento viene abbandonato dal medico durante un trattamento sanitario creando lesioni al paziente? La corte di Cassazione, con la recentissima sentenza n. 2149/2022 ha stabilito la responsabilità del costruttore di una pinza chirurgica, frantumatasi durante un’operazione alla spina dorsale, causando danni irreversibili al paziente.
Con la pronuncia in esame, la Cassazione richiama l’attenzione sull’importanza della sicurezza dei dispositivi medici, stabilendo che i fabbricanti devono rispettare le normative europee in materia, onde evitare che gli strumenti chirurgici possano compromettere lo stato clinico e la salute dei pazienti.
In conclusione, i Giudici del Palazzaccio hanno condannato il costruttore per i danni subiti dal paziente e ricollegabili ai difetti strutturali dei macchinari messi in commercio, a meno che l’utilizzatore abbia compiuto sulla macchina trasformazioni di natura ed entità tali da poter essere considerate causa sopravvenuta da sola sufficiente a determinare l’evento, affermando anche che il paziente danneggiato deve soltanto provare che l’uso del prodotto ha comportato risultati anomali rispetto alle normali aspettative, mentre «il produttore dovrà dimostrare che il difetto riscontrato non esisteva quando ha posto il prodotto in circolazione oppure che all’epoca, a causa di un determinato stato di conoscenze scientifiche e tecniche, non era riconoscibile come tale».