qui l’articolo de La Nazione 5 luglio 2019 : ESAME FATALE, ASL CONDANNATA
Un uomo fiorentino di appena 54 anni, dopo una banale colonscopia di controllo ha avvertito forti dolori addominali tanto da recarsi al Pronto Soccorso.
Purtroppo però, soltanto 10 giorni dopo il ricovero i sanitari scoprivano che la causa del forte malessere era da ricollegare ad una perforazione dell’intestino avvenuta nel corso della manovra effettuata durante la colonscopia.
A causa di tale errata manovra e del ritardo con cui i medici sono intervenuti l’uomo ha perso la vita .
A seguito di tali eventi, i parenti della vittima, si sono affidati al l’avv. Francesco Cecconi che instaurava un procedimento civile contro la ASL, all’esito del quale
veniva accertata la sussistenza del nesso di causalità tra le condotte, omissive e commissive, dei medici ed il decesso del paziente.
Il Tribunale ha quindi condannato la ASL al pagamento in favore dei prossimi congiunti (moglie, figli e fratelli) dei danni morali e patrimoniali, sofferto a seguito della perdita prossimo congiunto per oltre 600.000,00 Euro.